BUONE PRATICHE PER I LABORATORI RADON

MISURA DELLA CONCENTRAZIONE RADON CON DISPOSITIVI AD INTEGRAZIONE CON RIVELATORI CR-39

La gestione del sistema di Qualità di un Laboratorio di misura della concentrazione di Radon con dispositivi passivi CR-39 presuppone necessariamente l’osservanza delle norme tecniche vigenti in materia, ma richiede anche grande responsabilità nel definire gli obiettivi prestazionali del metodo di misura impiegato nonché le modalità operative ottimali, interne ed esterne alla struttura di Laboratorio.

La norma tecnica di riferimento ISO 11665-4: 2020 infatti, pur fornendo le indispensabili basi tecnico-strumentali per la corretta esecuzione della misurazione, risulta molto generale nei suoi dettami e non evidenzia a sufficienza molti aspetti cruciali della misurazione, che impattano in maniera significativa sull’affidabilità e sulla robustezza dei risultati: il controllo qualità e i problemi di ageing dei rivelatori CR-39, la integrità e la sicurezza del dispositivo durante la misurazione, la conduttività delle camere di accumulazione (holders), l’impiego di buste radon-proof, la gestione dei tempi e delle modalità di conservazione dei dispositivi, la valutazione dei risultati degli interconfronti.

È quindi molto importante che i Laboratori implementino un sistema di buone pratiche che possa integrare in maniera costruttiva i dettami della norma tecnica di riferimento, di modo da garantire alla clientela gli standard qualitativi di misura più elevati e la migliore affidabilità dei risultati.

Il presente documento vuole rappresentare un’utile indicazione e stimolo per i Laboratori, al fine di uniformare ed elevare gli standard qualitativi delle misurazioni, ma vuole anche sensibilizzare i committenti ed i professionisti del mondo radon riguardo ai molteplici aspetti tecnici e gestionali che determinano il buon esito della misurazione.

  1. Impiego di materiali conformi alla norma tecnica di riferimento ISO 11665-4: 2020, con particolare riferimento alla conduttività delle camere di accumulazione (holders), che può essere verificata utilizzando un semplice multimetro in modalità ohmetro, posizionando i puntali sulla superficie della camera e osservando valori misurabili oscillanti tra i MΩ e i kΩ.
  2. Definizione, da parte del Laboratorio, di criteri accettazione per i rivelatori CR-39 provenienti dai fornitori e conseguente implementazione di adeguate modalità di controllo qualità.
  3. Effettuazione di tarature/controlli di taratura per ogni lotto di rivelatori CR-39 impiegato, secondo quanto previsto dalla norma tecnica di riferimento ISO 11665-4: 2020.
  4. Utilizzo di sistemi di lettura completamente automatici per l’analisi dei rivelatori CR39 e il conteggio automatico delle tracce
  5. L’analisi effettuata dal sistema automatico di lettura dei rivelatori CR-39 esposti dovrebbe riguardare una superficie di conteggio di almeno 0,5 cm2, di modo da rendere confrontabili le misure afferenti a diverse strutture di laboratorio in termini di precisione.
  6. Impiego di dispositivi dotati di sigillo antimanomissione o di un sistema di controllo analogo, di modo che il Laboratorio possa identificare facilmente le violazioni dell’integrità dei dispositivi di misura. Dispositivi manomessi possono infatti comportare risultati fortemente anomali e, nei casi peggiori, forti sovrastime delle concentrazioni Radon, con conseguenti costi impropri per gli esercenti in termini di risanamenti e nuove misurazioni.
  7. Valutazione ed implementazione, da parte dei laboratori, di modalità di conservazione e di criteri temporali di impiego (scadenza) per i dispositivi di misurazione, in considerazione delle problematiche di ageing e fading dei rivelatori CR-39, come evidenziate da diverse pubblicazioni scientifiche di settore come Caresana et.al (Rad. Meas 2010), Caresana et.al (Rad. Meas 2011), Venoso et.al (A10 Radon in the Environment 2019 – Krakow).
  8. Valutazione critica del Laboratorio riguardo le modalità di gestione dei dispositivi di misura da parte della clientela, con particolare attenzione alla necessità che i dispositivi siano restituiti in tempi rapidi al Laboratorio dopo il monitoraggio, auspicabilmente entro pochi giorni.
  9. Partecipazione con periodicità almeno annuale a circuiti di Interconfronto e Proficiency Testing nazionali e/o internazionali. Piena disponibilità da parte dei Laboratori di fornire alla clientela i certificati di partecipazione agli Interconfronti, contenenti i risultati delle prove effettuate, qualora richiesti.
  10. In assenza di requisiti prestazionali specifici da parte della norma tecnica di riferimento ISO 11665-4: 2020, è auspicabile l’adozione di criteri di valutazione uniformi da parte dei laboratori:
    • scarti relativi inferiori al 10% (in valore assoluto) rispetto ai valori di riferimento dell’Ente organizzatore dell’Interconfronto siano da ritenersi ottimali.
    • scarti relativi superiori al 20% (in valore assoluto) rispetto ai valori di riferimento dell’Ente organizzatore dell’Interconfronto siano da ritenersi non soddisfacenti dal punto di vista prestazionale e meritevoli di attenzione o indagine da parte del laboratorio.

Bibliografia

ISO 11665-4: 2020, Measurement of radioactivity in the environment – Air: radon-222, part.4: Integrated measurement method for determining average activity concentration using passive sampling and delayed analysis.

Linee guida per le misure di concentrazione di radon in aria nei luoghi di lavoro sotterranei. Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano, 2003.

About ageing and fading of CR-39 PADC track detectors used as air radon concentration measurement devices. M. Caresana, M. Ferrarini, L. Garlati, A. Parravicini. Radiation Measurements 45 (2010), pp. 183-189.

Further studies on ageing and fading of CR-39 PADC track detectors used as air radon concentration measurement devices. M. Caresana, M. Ferrarini, L. Garlati, A. Parravicini. Radiation Measurements 46 (2011), pp. 1160-1167.

In-field evaluation of the impact of ageing and fading effects on annual radon concentration measurements for two different techniques. Venoso G., Ampollini M., Antignani S., Carpentieri C., Bochicchio Journal of Radiological Protection, 36 (2016) 4, pp. 922-933.

Experimental evaluation of aging and fading effects over 3,6, and 12 months for three radon concentration measurement techniques based on nuclear track detectors. Venoso G., Ampollini M., Carpentieri C., Di Carlo C., Bochicchio F. (ISS). A10 III International Conference radon in the environment 2019 Krakow Poland.